I pazzi piangono e ridono senza motivo,
perché conoscono la vita:
hanno capito che in essa si può solo essere felici delle volte e tristi delle altre,
e non hanno bisogno di aspettare un motivo per vivere.
I pazzi parlano da soli,
perché hanno capito che la migliore amica della nostra vita è la propria testa.
I pazzi non fuggono il pericolo,
perché sanno che per vivere anche la più piccola esistenza abbiamo bisogno di un immenso coraggio.
I pazzi sono diversi,
perché non vivono una vita ma la loro vita,
perché una vita uguale alle altre è una vita inutile,
perché se nella vita non si è se stessi non si è nessuno,
perché una vita diversa non viene mai dimenticata.
I pazzi somigliano a bambini,
perché capiscono che la cosa più bella al mondo è guardare le cose comuni con occhi straordinari.
I pazzi urlano,
perché hanno capito che tutti al mondo tutti hanno qualcosa da dire,
ma pochi sono disposti ad ascoltare.
I pazzi non sono gelosi,
non sono invidiosi,
perché non si preoccupano di essere amati, ma solo di amare.
I pazzi sono soli,
perché comprendono che molte volte nella vita possiamo contare solo su noi stessi.
I pazzi non si preoccupano di nulla,
perché molte volte ci preoccupiamo di tutto meno che di vivere.