Tu stai appena un pochino fuori di me.
Sei quel soffio piovoso,
il tepore di quella stanza e l'irregolarità dei campanili di San Marco tutto assieme. Vivi tu,
in camicia a righe e giacca di velluto,
appena fuori di me:
la parte migliore di noi, della nostra memoria, infatti, è fuori di noi.
E tu sei decisamente la parte migliore della mia memoria.
Mi rendi bella, buona, in gamba, anche se non sono bella, buona, in gamba.
Tu fai di me una donna migliore.
Mi rendi una perla.
E dormi appena accanto a me, sul lato estremo del cuscino.
Dormi lì, appena fuori di me,
cosicché, tesoro, amore,
se appena io mi muovo nel sogno che spinge a te;
ecco! noi siamo già assieme e tu dentro di me. Vivi appena fuori di me e dormi sul bordo del cuscino, tesoro, amore.
Io so come arrivare a te, se tu non te ne vai.