Tanti anni fa
durante il mio tentato suicidio
un molesto imprevisto
interruppe l'avviato corso.
Riflettei:
Perchè infliggere maggior dolore ai miei genitori?
Non lo meritavano da me.
E poi non avrei ottemperto all'impegno assunto
"maturare una nuova coscienza".
Soffro ancora, oggi.
Non mi reputo un vile nè un eroe
sono soltanto un figlio di questo mondo
debitore dell'amore e della vita
a chi, con gioia e con sacrificio,
me li ha donati.