Senso di cadere nel precipizio
infinito alla tua sofferenza;
questa notte versando lacrime
pensando a te mia Musa.
dolore di spina la cuore
filo di sangue rigava il mio volto
come sintonia la sento
fluire dentro.
Questa tua tristezza
attraversa il mio corpo
senso d'ansia al suo lasciare
dolenzia la sento
alla mia essenza
di quella melodia;
straziante, sconnessa è
perduta.
Traviata la mia mente a questa paura
di reagire, di ridere e
donare.
Vedo sbarre in questo
di prigionia, agognata la sento.
Manca l'aria finché
sarai così, serenità non percepisco.
Quella fiamma, debole, incupita non viva
di quella energia che
esce dal tuo animo carico
ma scarico della sua linfa.
Come fenice rossa
vederti riemergere dalle ceneri e
riaccendere la fiamma che arde e
abbaglia alla tua visione.
Potendo far fluire questi miei
versi in melodia poetica, emozioni
trascritte come sempre ho fatto.
Sei dentro la mente, di quella energia che
non posso comandare
come tantra
percepisco quella sensazione
di unione tra anime
di esplodere al contatto del corpo.
Scende sudore dalla pelle
al vento di scirocco
come bora di Trieste
spazza via tutto il mio essere.
Stelle sotto un cielo cocente
vedo precipitare come
meteore le sento schiantare
cratere di satellite vedo
di un dono lo sento.