Addio mamma, che glosse di fuoco
Da un avverso, ferale mattino
Da una ignara, gemente vicina
In un lasso... la grata mantiglia
Oh, la cute... la vita... bruciaron!
Tu, soltanto, gentile, sì schietta
E sì lecita e dolce parevi...
Resta, ne l'ora... amico il pensare
Ritornare non puoi, e più mai... or ora!
E silente, l'allegro, non porti
Ne la cheta, de la notte ostile:
Orbo... il vicolo, e oscuro... il cammino!