Nei Tuoi occhi
si destano
le mie ali
meta
fra cubetti di ghiaccio una cotta stellare allergica al denaro
destini
di luce risvegliati dal centro della terra
metamorfosi
divine
fra palline di nafta e gambe di legno
linee inespresse d'iris dormienti sul pomo del letto
semi di rami
senza ombre di scheletri
Omo
ripiegato
impiegato
sunto
da psicotiche automatizzate pupille
assunte
compresse
ma chi ferito non è da questa paresi mercantile
da macchie di "psole" punteggiate da virgole e parentesi di "virgo" golette