Io sono acqua che sconfina dentro il mare quanto un gregge infinito di onde che bela triste al macello
Sono l'amore mio che pare realtà
d'un tale peso per il cuore umano
Che ogni bilancia n'ha fatto un calvario
Per questo Ti penso
E mi rattristo sotto questa dolce aurora fatta di sprizzi d'oro ed irresistibile malinconia
Orrenda e maliziosa l'amica che ne marcia la mancanza
Vasta come la notte echeggiano ormai Insaziabili luppoli di tenebra
Sebbene Non ebbi gloria
Ne trionfo
Io vissi nel ricordo
Di quanto t'avrei amata e
Nella marea il mio suono sommersi
Fu così che l'ultimo faro sbiadito si ricordo ' d'aver atteso tanto,
ma poi Furono solo le stelle.