Rugiadoso autunno di primieri incontri,
fioche parole nella sera
speranze e pace oggi di primavera.
Tenere promesse vanno liete al sole
in questo giorno
sigillate d’oro
a corteggiarti.
Intanto insiste l’odore della festa;
ti fiorisce il volto,
plaude gli occhi sorridenti,
spazia muto sulla luce della tua dolcezza
e mi concilia il pianto.
È veritiero il sogno!
Ancora non lo credi,
eppure è là.
Vedi:
la nostra casa,
il cuore vi conduce
prigioniero il tempo
per consumarlo insieme.
Ti offre tutto ora questa commozione,
quel che sempre ti donai
e che non ti diedi mai
oggi ti dono:
la cosa che ti fa mia sposa,
l’amore
e questo corpo intiero
per farti parte della creazione
(20-03-1965)