la notte oscura si finge mesta
la giunta quiete muta in paura
le ore mi scrutan ed è tortura
figuro il diman giorno di festa
il trillo del tempo ora mi desta
la realtà nel sogno è storia dura
l'arguzia vera è priva di mura
l'anima pronta e l'uscita lesta
il gaio volo nell'aere lucente
l'approdo in aspro e tristo loco
visi nuovi dal ghigno indolente
scrutar il remoto sia come foco
volto a scoprir che l'umana mente
sia verità, mai fantasia di gioco
come il cammin in antiche ere
sia per l'ingegno forza e mestiere