Il tempo si rincorre
con promesse da mantenere;
altalene di desideri
che si arrugginiscono al mattino.
Di fulgida assenza,
di assordanti silenzi
cantano i miei giorni;
e l'arcobaleno è un pezzo di stoffa
gettato sul fondo dell'armadio.
La contorta felicità
mi insegue allo specchio,
racconta e descrive
un uomo che riconoscevo
dalle cicatrici.
Marchiato a freddo,
raggelato da fiamme dolenti
ormai carbone.
Lottavo!
Meraviglia del mondo
e la folla stupefatta resta a guardare;
ma è femmina l'attesa!
L'ottava meraviglia del mondo.
Mentre tutto intorno crolla...
la prima meraviglia del mondo.
In classifica, senza fiato
giudico fughe e passione,
errori e ritorni
ma vigliacca la speranza
non ti incorona regina;
è di fascia la mia fantasia.
È di scettro i miei pensieri;
li regalo a te.
La prima meraviglia del mondo
del mio mondo in rovina.