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Nero
Nero
Io
Solo
In una stanza
seduto
in un divano
, di paglia intrecciato
, rosso,
un tempo di fuoco, ormai spento dal tempo e dalla storia, corroso dalle innumerevoli vicende sentimentali, emozionali, dagli attimi nefasti di un principio creativo che si è spento nel momento in cui ha avuto la scintilla natia,
spolpato dalle ire
turbolenti correnti di odio che diffondono un miasma di pece,
bitume impregnato di carbonio che diffonde un aroma ambiguo,
olezzo
quando ne si viene a conoscenza con la pretesa convenzionale che sia una putrida esalazione, un gas solforico che corrode ed arreca danni all'innocenza e alla verginità della sicurezza, della compostezza del pragmatico,
un fiato pestilenziale di un consumatore dipendente di carburante per il cancro della nevrosi, che diffonde la scarica elettrica del primordiale
schifo
, un istinto latente corroso dal sentimento dell'immagine, dalla accettazione della positività , dalla paralisi della figurazione , dall'essere costretti a misurare, controllare, limitare lo stupore del lasciarsi perdere, alienare, del rendersi altro, unico, dell'annullarsi,
Attendo
non so cosa di preciso
, un qualcosa
, un fattore
, un momento,
una conformazione di attimo che mi faccia scattare,
correre,
fuggire,
che mi dia la forza e lo stupore di agire senza controllo, senza limiti convenzionali, senza freni inibitori che mi facciano calare il filtro della ragione, del raziocinio, del giudizio macabro dell'identificazione reale, che mi dia la libertà di poter fuggire senza lasciare traccia, l'illusione di solcare i mari dell'avventura, di lasciarmi cullare dall'ebrezza del pericolo, scarica mortale della paura, condurmi verso il fango del nulla, lasciarmi cullare dalla malefica visione della negatività , fammi assaporare il dolce acido del proibito
Attendo
In una stanza
circondato
Roba indefinibile, incomprensibile, come antichi tumuli, questi pseudo corpi, contenitori di storia di attimi di sensazioni, mi accompagnano e mi spiano, scrutano facendosi scrutare per suggerirmi un idea, per placare questa attesa asfissiante che annegata dal silenzio rende tutto fermo ed immutabile
Attendono
Anche loro
Cosa non lo sanno, non se lo chiedono, subiscono, non hanno scelta, costretti dalla loro natura a non scegliere, nascono per un senso non hanno un fine, forse diventano un fine, accumulano, si trasformano si assemblano danno vita a movimenti simultanei quando sono in tanti, anche in pochi danzano, si piegano, vivono anche se non potrebbero sono inermi, cupi, scuri, costretti a subire, ingoiano, avvolte tentano di sputare ma hanno la consapevolezza di dover ingoiare,
Attendo
Un grande bianco appare ai miei occhi
Non è puro ma comunica lo stesso
Sarà che la luce ovunque si materializza colpisce, riscalda, anima, comporta emozioni, positive, attiva la speranza, conforma concezioni in cui tutto anche il delitto risulta essere chiaro pulito leggero, essa diffonde un'aura protettrice sotto la quale viene voglia di pensare che tutto sia chiaro, certo, un sogno.
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