Traccia il mio acerbo passo la tua compiuta orma.
Non v'è distanza eppur dipingo un ceruleo velo
che ci separi quanto basta
al non concedersi all'arcano vacillar dell'emozione.
Freme il respiro cerebrale
al nascere di ogni tua parola
che m'appare vergine
e così sacra da desiderar ch'ella
non si perda tra la moltitudine
d'una contaminata aria.
Mi strazia saper che Il tuo corpo si muova
lontano dal mio
Che il tuo sguardo si posi su verdi prati
ai quali non ho accesso,
che il tuo gesto intrattenga attenti uditori
Ed io non stento a crederlo
Poiché tra le tue mani
il carisma è flauto che incanta le genti.
Ti scorgo in lontananza
indossando come stretto abito
La mia consapevolezza,
è vero, io non ti possiedo,
ma esiste l'amore che va oltre il terreno
in quell'amor sono riuscita a specchiarmi
trovando il riflesso.
il MIO riflesso.