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La Stanza

La Stanza











Finalmente...
Solo
Immerso nel silenzio
Quattro mura mi circondano
Mi lasciano in pace
No luci, no suoni
Ma il bel silenzio
Quello buono che genera tranquillità
Che rilassa.
Una secante luce
Rompe l'armonia
Mi acceca
Come ago infilza la patina del mio occhio
Strano
Non è un semplice infilzare crudele
Al contrario
È tenue
Quasi dolce
Anche se dopo un breve istante prolungato
Cioè
Dopo quei quaranta, cinquanta secondi
In cui cerchi di scoprire l'origine
Diventa fastidio
Scocciatura
Produce
Un alterazione dello stato d'animo
Crea una condizione ambigua
Di scelta
una specie di bivio
una fase in cui
Alzi la serranda
resti li a farti cucire il bulbo fino a quando non scende la lacrima riparatoria
E di conseguenza la chiusura automatica
Però
Entra in gioco la sensibilità individuale
E quindi
Un essere sensibile non rispetta le convenzioni

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