Cosa accadrebbe...
Non dirmelo, ancora...
Se in questa selva oscura
io mi perdessi,
non avrei che me stessa,
ed il mio Cuore.
Ritorni il tempo dell'auspice.
Altro non ebbi che la ninfa Esperia
e il suo giocondo canto.
Ritorni in auge
e la divina essenza
del fiordaliso.
Portami al mare...
Coglierò nel grido
l'onda fuggente
di colei al vento,
lasciò l'ultima voce.
Portami all'ombra
del ginepro,
e dirò di quel sogno.
Non congedarmi
prospera corrente,
conducimi agli Elisei.
Lasci che io trovi il mare,
le gemme di salsedine,
il cristallo della
Divina essenza
dei Padri.
Portami là,
tra le vetuste sponde,
ove ritrovi nell'incanto il sogno
di un'ora piena.
Oh le mie stanze, splendono
nel giorno!
C'è un sole antico.
Lascia ch'io torni.
Resti la fragranza
di parole e pensieri.
Non congedarmi,
prospera corrente.
Ritorni nel respiro dell'arancio,
il fior di loto
fresco di sorgente.
Sei il sibilo di un onda,
l'acre Essenza
dell'Ellesponto.