Amo, come il germoglio la luce,
con la spontanea leggerezza del fiore che nasce;
penetro l'amore, come brama possente la terra
la tenace radica della quercia antica.
Colgo la meraviglia dei tuoi fianchi nudi
con gli occhi del fanciullo alla prima neve
e assaporo il gusto del tuo essere donna
con la stessa pienezza del morso al frutto succoso.
Navigo mari del piacere infinito,
veleggiando nell'abbandono delle sirene al canto,
dispiego il desiderio dell'Angelo al vento,
traendo i sensi oltre i confini del vero.