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Avremmo potuto fare di meglio

Preso
in prestito
l'oro fino del sole

in sudate visioni

la luna
di ieri
avvolta
ancora
in una nube svogliata di carta stagnola

non poté
priva di luce

nella sua incapacità stagnante di essere l'anima sfogliante di un fulgido Amore

che deporre nel profumato forziere di una notte vanigliata

suddivisioni

lamine
di vani stridori

pensieri
in polveri d'argento anneriti subito nell'aria del tempo

 

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10 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • cristiano comelli il 01/06/2012 21:43
    Carissimo, spero tu stia bene, dopo questa mia sosta autoimposta sono di nuovo a commentare. Io, con riferimento al tuo pregevole componimento, ritengo semplicemente che la luna giochi al risparmio perchè intende riservarsi sempre la gioia di poter fare sempre di meglio per il genere umano. Anche il sole si diverte a centellinare la sua potenza. È la magia delle grandi cose, lasciarsi scoprire piano piano nella consapevolezza che esse non abbiano mai detto tutto. Sanno che a noi uomini piace scoprire le cose piano piano e ci assecondano. Meglio di così... Un abbraccio.
  • Andrea Pezzotta il 01/06/2012 12:07
    Hai donato alla poesia delle immagini meravigliose e quasi surreali.. questo lascia spaziare la fantasia.. la mente non può non apprezzare una simile opera

10 commenti:

  • Anonimo il 01/06/2012 20:57
    sempre belle le tue poesie. di una forza che toglie il fiato.
    bravo vinc.
    un caro saluto
  • loretta margherita citarei il 01/06/2012 20:52
    ben tornato, mi sei macato
  • - Giama - il 01/06/2012 19:23
    Avreste potuto fare di meglio dici...
    Direi che al meglio ci siete arrivati!
    Una congiunzione sublime!
    Ciao caro, scusa la fretta...
    Grande sempre!
  • denny red. il 01/06/2012 18:11
    Bellissima! un'insieme di vestiti e non vestiti, dove il tempo il vento spoglia e rispoglia, elegantissima questa tua Vince, sempre Bravissimo.

  • Rocco Michele LETTINI il 01/06/2012 15:42
    Sublime verseggio... come sempre...
    BRAVO VINCENZO... CIAOOO!!!
  • roberto caterina il 01/06/2012 15:40
    Immagini a te consuete, pensieri sùbito anneriti dal tempo che inseguono sempre l'obiettivo di fare di meglio, ma ogni notte ha i suoi incanti e i suoi profumati forzieri..
  • Anonimo il 01/06/2012 14:38
    metafore delicate come polveri leggere... d'oro e d'argento...
    sentita lirica Vincè, nelle tue poesie c'è sempre un pezzetto del tuo cuore... sei proprio grarde ti abbraccio...
  • Anonimo il 01/06/2012 13:42
    Anche l'anima viene rapita da questi versi poeticamente romantici ed introspettivi, senza indugiare. Una dolce poesia che lascia forti segni nel cuore del lettore. Molto piaciuta!
  • Anonimo il 01/06/2012 13:27
    Eh caro Vincenzo, l'aria del tempo è un casino; è quasi come l'aria senza tempo da che tempo è tempo. Se poi ci si mette pure la luna con la carta stagnola... allora meglio una fetta di pane con la robiola, magari consumiamola all'ombra altrimenti ce la faranno sudare e poi hai voglia a pagare polvere d'oro!
    Vincé le tue metafore sono tuttofore come solo tu sei capace di fare.
    Bravissimo!
  • Teresa Tripodi il 01/06/2012 12:45
    sono una serie di metafore sopraffine Vincenzo... chiare ed evocatrici di ció che scorre che diviene e che vorremmo fosse... e poi il tempo come guiduce riporta alla realtà che attraverso il sogno cercava la vita... molto bella

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