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Morte di una Amata

... un rantolo,
un greve sospiro,
e il tempo si fermò.
Alzò gli occhi al cielo,
imprecò;
dove si nasconde Dio
quando lo invochi?

Lei era là,
pallida,
come una statua di cera.
Tutto incominciò a girare,
vorticosamente,
dovette sedersi,
ai Suoi piedi,
sulla barella;
come era bella.

Tolse gli occhiali,
sudore freddo
e pianto,
li avevano appannati.
Di nuovo imprecò:
Dio perchè?
Perchè proprio a me?

Il cicalino
degli aggeggi vitali,
perforavano l'Anima,
con lugubre stridio;
il medico lo spense:
mi dispiace,
abbiamo fatto il possibile.
Il possibile?
Dio, dov'eri?

Rimise gli occhiali,
posò lo sguardo
sul viso tanto amato,
sembrava dormisse;
il volto disteso,
il colorito Rosa.
Ecco, pensò,
adesso si alzerà;
è solo un brutto sogno.

Lo strapparono
con forza
dall'ultimo giaciglio
del suo Cuore,
no gridava, lasciatemi;
si sveglierà.

Poi,
si quietò,
tornò lucido,
si fermò,
gurdò l'amata;
come era bella.
Serena, il viso disteso,
sembrava sorridesse
a qualcuno;
forse,
Dio era là.

 

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2 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 03/06/2012 12:36
    Finezza nello stile e sublimità nel contenuto.
  • Anonimo il 01/06/2012 22:59
    Versi intensi e ricchi di profondità... molto bella complimenti piaciuta molto!!!

2 commenti:


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