Fuori c'è la luna, il sole piange
ha avuto sfortuna. È tramontato
e ora semplicemente giace,
assorto nel nero vuoto.
Fuori c'è il silenzio, con il vento
che lento si posa su questi
secchi fiori d'argento.
Va via e poi torna, ancora.
Fuori c'è il gatto, il solito
unico compagno scarlatto.
Cerca di non morire,
questa notte vuole mangiare.
Fuori ci sono tante cose,
alcune pericolose, altre no.
Io sono qui, dentro al caldo
mi crogiolo in un ricordo.
Osservo, e Dio non voglia
non varcherò assolutamente
la soglia. Resterò al chiuso,
a riposare le stanche membra.
Non ci sei tu, non ci sono io.
La casa non è vuota, anche se
non sembra. Ci sono loro,
i ricordi di una vita intensa.
Vanno via, poi ritornano
come fioco polline. E io
non posso respirare, no.
Sono allergico.