Apri gli occhi,
guarda l'immenso che puoi
l'ombra s'allunga al calar del pensiero,
ho raccolto le parole
che hai lasciato
se l'uomo potesse realmente sognare,
piove da un cielo che non ha nuvole
e forse..
il cuore è pervaso da sensazioni
pane appena sfornato,
burro
racchiudi nel latte l'ora del risveglio
ti amo amore mio
e mi basta sentire: "figlio mio!"
mai come ora
un gatto non lo si può rinchiudere
un ciliegio spoglio si spoglia delle ultime rotondità
e ti ripenso
giovinezza
sulla strada dell'oggi
sfila via lungo il passato
passerelle di vita gli occhi,
il vedere è lucido se non mordi
e non tornerà più l'ora
e danzava leggiadra sulle punte il sogno
la pace là
e siamo qui vicini... ma così lontani
quell'angolo è il prossimo
... e lo senti nelle vene:
dolore che sazia!
e' la cosa più stupida:
ho voglia di partire!