Stanco.
Pensieri sopiti.
Fottuta entropia della mente.
Fuori l’acqua riga la finestra.
E fa piangere il vetro.
Non smette di piovere neppure per un momento.
PIOGGIA PIOGGIA PIOGGIA.
A cosa serve?
Vorrei tanto saperlo.
Almeno lavasse il mondo.
Stanco.
Sono stanco.
Non nel corpo ma nella mente.
Troppe cose a cui pensare.
Troppi specchi là fuori.
E la mia immagine non ha riflesso.
Cerco invano di vederla.
Ma non succede.
Mai.
PERCHÈ PERCHÈ PERCHE’?
Potrò scriverlo 127654 volte.
Non avrò risposta.
Forse dovevo nascere su un’isola deserta.
O in una città fantasma in mezzo alla polvere.
Dove non si dessero feste.
Dove non si udissero finte risate.
Dove i cani abbaiassero senza ragione.
E invece sono qui, a scrivere questa poesia.
Sospiri. Urla. Grida.
Contorsionisti falliti.
Trapezisti caduti.
Lapis spuntati.
Bottiglie vuote.
Fogli bianchi.
Ecco ciò che esce dalla mia testa.
Ma continuo a scrivere.
In questo mondo che non fa per me.
E la mia poesia sarà come un grido nella notte.
A cui nessuno darà mai risposta.