Cani! Miserabili cani
che osate con cotanta ipocrisia
farvi chiamare Normali!
Maledetta sia sempre la Signora Normalità
e lo stolto che si inchina
dinnanzi al suo trono di paglia.
Lo stolto che non ha mai guardato
veramente il Cielo,
che scambia la passione
per un rumore delle budella,
che ama solo e soltanto
per sentito dire.
Maledetta sia sempre la Signora Normalità
e le sue figlie Leggi
che Socrate amò tanto
da morire per la loro libertà!
Io m'inchino dinnanzi a te,
oh, umile Signora Follia.
A te che m'insegnasti presto
a contemplare la Bellezza
annidata tra le pieghe
di questo Mondo perverso,
e a riempire i miei occhi
della luce che come un fiume
risale dagli abissi dell'universo.