Come straniero abitare la vita
nutrendomi di colpa e disagio
innalzando mura di boria e agio
E tanto più monta la piena nera della vergogna
tanto più s'innalza il terrapieno vacuo dell'orgoglio
Oh cara diga, acre prigione, e fuori la vita!
Bramare la breccia, fiotto di sangue e vergogna
l'inquisitore che mi immerga nella fogna
o il buon Dio che vinca la menzogna
Agognare il perdono dei bambini
amare con passione nel sogno dei ricordi
essere giovane ma vecchio allo specchio
Nella mia armatura di ghiaccio e croste
Tutto è cambiato, tranne il mio triste nome
Oh cara diga, acre prigione, e fuori la vita!