dei tuoi mille ammiratori
invidio della pazienza il pregio
ti sai donare - si -
ma solo da lontano
lasciando la sete
all'assetato e fame
a chi vorrebbe mordere
la tua Carne
e ti fai sfiorare da carezze
che restano represse proposte
sulle tue cosce coperte
attillate da un jeans
e del tuo corpo
l'audace gioco
fai appena intravedere
tu che t'ostini in tale affronto
avrai dal tempo
forse ragione o forse torto
ma ricorda
di non essere immortale