Sotto il sole, sopra il mare,
non vi so dire le coordinate,
ma io l'ho già visto, mi sembra, in un sogno,
sotto le nubi, sulle acque salate.
Si specchia nel cielo e non si ribella
a quei temporali di fulmini e vento.
È piccolo, è grande, è antico ma nuovo.
Si specchia nei suoni che sento.
Si lascia afferrare, ma può fare male:
ci vuole cautela, bontà, convinzione.
Rispetto, coraggio, fiducia, pazzia;
e poi ad un tratto ti sembra normale
che ogni parola risuoni nel cuore,
che ogni ferita da lui sopportata
sia un colpo profondo alla tua breve vita.
L'ho visto, provato, l'ho sperimentato,
vissuto, abbracciato, picchiato, narrato.
Ne ho fatto tesoro, sul cielo, sul mare,
l'ho reso visibile agli occhi del mondo.
Provando timore, incertezza e follia,
nell'ansia del viaggio, sentire il suo petto:
per qualche momento il respiro non tace,
riprende a parlare, per qualche momento
non trova la pace. Non dorme, non mangia.
Si nutre di tempo. Ad alcuni non piace,
per questo lo lasciano, schivi e sbiaditi,
grigi, grigissimi, nuvole, quasi.
Ma io l'ho già visto, ed era un colore.
Nessuno può vivere senza l'Amore.