Assorta la corda vira
Dalle pagine sciolte storto l’angolo
Delicato il sentimento cade
Fra le righe si sciupa
Non morde
Gioca
Destra la mano piega
Il tuo sussurro s’alza
Piange
Dedico il mio disappunto
Al cielo che m’inganna
Stride
L’ombra del distacco
Ancora corrode la luce
Nel tremare fermo del giorno
Vado a piedi nel mio giardino
E guardo il tuo
Che appassisce non solo
Le rose non hanno profumo
Se il fiato si spacca al richiamo
Dell’unico suono che conosco
Grido
Ancora ti prego
Non smettere d’esser per me
Fuoco
Ti prego alzati
Dalla sedia e vieni
Me incontro come l’acqua al mare
Dormi che l’attimo ancora richiamo
Scioglie il senso
di noi nel mondo
per ciò che vale
Sempre stenditi e coprimi
La volontà non cede
se il sogno s’imbriglia
Ti lascio cadere
per prenderti al volo
in questa vita
S’inzuppa al seno
Un lieve succhio
Di latte
Per te all’origine
Ero io
A coltivare le zolle
Affamate e scure
Afferrami stretto
Non lasciarmi cadere
Che la semina presto
finirà
Senza germoglio mi lasci
Inutile preda di un corvo.