Arriva a volte silenzioso,
all'improvviso
ti scompiglia l'anima
al correr di foglie
che sembran volerti avvolgere,
alzando veli di sabbia birichina
a coprir la luce.
Sbuffano sul cuore,
nuvole di polvere di neve
a raggelare mementi di gioia,
arabeschi fragili scintillano
nella dimora dell'amore.
Spira sul volto,
abbassandoti gli occhi,
credendo di domarti,
mentre rilasci
resina profumata a coprir rughe
del tempo e del dolore.
Si agita, imperversa e dilaga
portando tempesta,
per lacerarti come albero secco e
portarti via come cespuglio del deserto.
S'infuria urlando quando
tendi la mano stringendola forte,
per scoprire rilasciandola
gocce di rugiada.
Ora ti puoi fermare
ad ascoltare il vento.