Vedo aghi di spillo negli occhi vuoti
delle persone lungo i marciapiedi.
Ti parlo, Ti scuoto, ma tu non mi vedi
con la testa al sole, sento che nuoti.
Non sei un precipizio, sei tu l'abisso.
il nero sul volto e col cuore assente.
Sedato del tuo animo bollente,
diventato schiavo del compromesso.
Quando ti sei tolto la ruggine,
sei finito col spezzarti.
Il cupo epilogo:
Rassegnarsi.