Prima che il tempo fugace lavi
questa immagine dalla mia mente,
prima che la mia mano incapace
non riesca più a riempire
di segni e colori incerti
una bianca tela, vorrei fissare
il morbido mare di cristallo
e il confine turchese
ondeggiante tra acqua e cielo,
e i raggi di sole che intrecciano
trame e fili di luce
sul fondale di sabbia,
ed il frizzare di bianca schiuma
che orla di pizzi fugaci
lo specchio della battigia scura,
lavando via le mie orme.
Prima che il tempo divori,
prima che l'età perda e cancelli
il riso e il pensiero innocente
dei miei figli bambini,
prima che questa luce sbiadisca
nei miei deboli occhi,
prima del rimpianto
di ciò che non riesco e
non posso fare.
Prima che avanzi il grigio dell'autunno
e intristisca i colori dell'estate
scrivo un'altra forse inutile poesia.