Uno spasmo di dolore mi torce le budella,
Un dolore lancinante mi apre il cervello,
Un fiotto di sangue sgorga dalle mie mani,
Le dita tremano, cercando un appiglio che non c'è.
L'acqua avvolge il mio corpo, lavando via le lacrime,
asciugarmi ridà un po' di calore alle fredde membra,
Il letto riposa il mio essere sfibrato,
Mi accoglie la notte, il mio mondo.
Arriva il mattino portandosi via l'oscurità,
Il sole risplende alto e caldo nel cielo,
Ma io appartengo al buio,
Il mio cammino è nell'ombra.