Oggi ti porto
in quel viottolo di campagna,
la terra vicina al muretto
è ancora bagnata di rugiada,
attento a non calpestare i non ti scordar di me,
vedi, la primavera fa già capolino
con le bocche di leone,
se alzi lo sguardo
c'è la nuvola dei mandorli in fiore,
tutto trasuda d'immenso
è appena spuntato il sole,
ed ho il cuore contento,
non aver timore
il silenzio è arcano,
ma se ascolti
senti il vento lontano,
lui giunge sempre piano,
poi ti avvolge
ed in tutta fretta
entra nella tua giacca,
e la gonfia come una vela,
ma, dico io,
oggi non voglio volare,
son qui per camminare,
e voglio solo respirare,
lontano lontano sento persino l'odore del mare,
procedi piano,
io vengo spinta innanzi
dall'ansia di arrivare,
ma rifaccio i miei passi,
e ti osservo,
guardi al di là del muro a secco
il gregge raggrupato nell'insieme,
dorme ancora,
un cane guardingo alza l'orecchio,
ma non abbaia,
e tu incantato
ammiri gli ulivi che storti o dritti
levano tutti le braccia al cielo,
è tutto musica,
è natura,
ci sediamo su quelle pietre
che san d'antico
gia calde di sole,
e sillabiamo
un concerto,
ecco si è svegliato il creato,
oggi con te
non è un giorno sprecato."