Soave il tuo sguardo
candida la tua pelle
innocente il tuo volto.
Al calar del sole
prima di salutar la luna
guarda nel cuor tuo apriti:
e rifletti.
Non sei innocente, non sei virtuosa,
Anche tu sei figlia del peccato!
Il mio plauso e la mia ovazione per questo Tuo delizioso versicolato...
CIAO JESSICA
Anonimo il 03/07/2012 19:06
È nella pancia delle tenebre, quando soltanto la luna difende un barlume di luce, che ci si spoglia delle apparense e con coraggio ci si pone di fronte alla vita. Paradossalmente, nel buio della notte, gi animi sensibili riescono a vedere meglio i propri difetti e i propri peccati. Forse è questo uno dei motivi per i quali si preferisce il non clamore, anche quello del sole, per addentrarsi in una introspezione severa ma necessaria. I 2 punti io li avrei messi subito dopo "rifletti" ma è solo una mia considerazione che lascia il tempo che trova.
Buona l'intuizione poetica.
Ciao
Aurelio
Grazie per i complimenti a tutti e grazie frivolous b. per aver messo la mia poesia fra le tue preferite x una giovane '' scrittrice '' come me alle prime armi è importante capire dove si sbaglia e quali invece sono le opere piu di rilievo e cio mi gratifica
Oh ecco un'opera che merita considerazione sia per stesura che di contenuto.
La consapevolezza che nel guardare nella nostra notte senza ancor la luna vedremo meglio l'oscuro io nascosto dal fulgore della luce, si sa la luce cancella il buio ma non le ombre.