L'anelito di vento che t'accarezza il volto
Si spegne sul mio viso,
si scherne di gioia.
Dinnanzi al mio esistere si scorge
il timido blu dei tuoi occhi in festa,
sì spalancati da sembrar della luna imago.
Il bianco corpo tuo,
Calla in un mare di papaveri,
Si tinge del rosso delle mie voglie
prepotenti s'affacciano in ruvidi gesti di piacere.
Esplosioni di colori giungono al mio olfatto
Mentre m'avvicino al tuo collo
che timido sussulta al mio passaggio.
Nell'istante in cui l'uomo cede all'inganno
D'essere creatura immortale e perfetta,
Dischiudo i miei scuri occhi
Nel nero mare della notte.
Intorno a me giace in trionfo, il silenzio.