Dalle finestre prima mute
le voci scendevano in strada
insieme al suono delle posate e dei piatti
e al profumo dei tegami sul fuoco.
La vita si apriva all'aperto
nei campi striati di rosso
chiusi ai confini da verdi filari
che toccavano il cielo di giugno
mai stanco di luce.
Bella poesia perchè usi sapientemente le parole come se fossero una specie di pennello per dipingere una bella immagine d'inizio estate che sa di antico.
ricordi di altri tempi che alcuni giudicano migliori ed altri no, io ricordo il latte caldo fumante appena munto, ne sento ancora il sapore, da noi per strada vedevi le donne che portavano i cesti con roba da vendere sulla testa, altri tempi, altri tempi. Piaciuta