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Il creato è la vivanda d'un pasticcio d'Amore
Salumi
lumi
mistici
chiarori
morti
fegati d'oca in fuga
imbuti
di bellimbusti
albumi di pistacchio
in mortadelle di asini cotti
cacce
cacche
affettati
misti
su banchise polari
lastroni
di ladroni
carte unte di focaccia
esili capelli
d'Angelo
svaniti in un culinario brodo di carne
le nostre mani si accarezzano
stringendosi
in una pietanza
di dita in danza
odorano sul tavolo
lo sbriciolarsi di ogni secondo ingerito con fauci d'argento da una tovaglia di cartapesta
il sentirsi piccini
esigui soli di passaggio
vulnerabili alla fretta improvvisa di una tempesta in nube di procella
briciole di pane
senza pietà di salir in un lievito di sale
di un tipico menu a cella
abbracciato
ad una lista
di sapori
amori
dolori
colori
fino alla ricerca d'intramontabili ori
a piccoli sorsi d'alba
sulla gondola di una vongola vengo al sugo delle Tue labbra
nell'ebbrezza
già cigliata
in pesca d'albicocca
da un calice di vino
mi sono sentito percorrere il cuor da un sentiero di gigli
la bocca riempita da un fulmine irrompente di cioccolato
semplicemente
decantando
l'irresistibile pasticcino dei Tuoi occhi
presso Te
il creato
è
una vivanda d'Amore
la lucerna eterna d'una incombustibile locanda
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