"Ohelà,
mi dà un panino?
Con la coppa?
Perchè, sono arrivato primo?"
"Basta parlare di tangenti,
ne abbiamo le tasche piene".
Ridere,
è la scienza non scritta dell'incredibile,
lo sapevi, eh,
barzelletta che mi bussavi malandrina,
al cuore prima che alla mente,
e dalla mente frusciavi verso le mie labbra,
che di te si scoprirono invaghite.
Che si dirà, ora,
di quel mercante di ilarità,
che "andava spavaldo a cavallo",
e si nutriva di mille maschere differenti,
per suscitare divertimento,
dall'antro dei vostri denti?
Ridere, forse,
è una fotografia scattata a un sogno,
è respirare impegnato disimpegno,
nel momento in cui l'anima,
davvero ne ha più bisogno;
ti sono grato, tristezza,
che il mio indirizzo smarristi,
quando ero in vita,
e non violasti il mio modo di essere,
truccandolo come una velenosa partita.
Sono Gino, Gino Bramieri,
ridere e sapersi ridere,
sia sempre alla sommità dei vostri pensieri.
Perchè se la vita corre sottobraccio alla fretta,
più leggiadra sarà,
se la vivi respirando
l'aria sopraffina e sbarazzina
di qualche battuta o barzelletta.