Nel solatìo vagar soli
ma mai soli incontrare
se stessi e altri, ancora
e demoni che la fanno da padroni
per inchinarsi alla forza della luce
della coerenza della pace
nonostante costante apparenza
assurda e incomprensibile.
E sentire anche solo il contatto
di un angelo vicino, in carne ed ossa
che riaccende l'assopito amore
che tempra di nuovo il cuore.
Nonostante celle, come gabbie
e stanze come castelli inespugnabili
tecnologicamente invadenti
troppo e troppi per chi più ha forza.
Abbracciami, per comprendermi, e dar a te
il tuo essere come lo sono, da esseri umani.