Chissà cosa raccontano queste panchine
Questo cemento intiepidito dal sole tenero
che filtra dalle verdi foglie
E questi stanchi e saggi arbusti
cos'hanno visto incidersi sulla loro pelle
cullati dall'eterna carezza del vento.
Cos'hanno da regalare ancora?
Teneri ed appassionati baci avranno spiato
e devastanti notti di giovani deliri
e luridi e sudati orgasmi spasmodici
e tramonti di latrati e lamenti
di lacrime e risa.
E malinconico si insinua
il fremere di quel maledetto desiderio
che sguscia sotto la pelle
e scorre nelle vene
per assaporare,
sia essa tanto dolce
o aspra come agrumi acerbi,
tutta la vita che quei robusti rami hanno odorato.
Baciando quell'infinito silenzio.
Danzando al tempo del cinguettar dei cardellini.