Come pioggia
che scende lenta
in mese di primavera,
come lacrime
che plagiano sul viso
in momenti di amara tristezza,
per me,
lunghi sono i domani
che un dì verranno,
perché attendo te.
Crudele ed ignaro,
il tremolio del canneto
spinto dal lieve venticello,
anch'oggi,
accompagna,
un nuovo calar di sera.
Formalmente molto bella, mi sono lasciato condurre da questi versi meravigliosi che mi hanno trasportato in dimensioni ricche di splendida malinconia. Complimenti.
Piacevole nella musicalità del verso... non tanto nella realtà espressa... tristezza... angoscia... ansia per un domani migliore... Il mio augurio è che il sereno torni sul tuo cammino... CIAO SALVA
E si che ci hai provato... BELLA. Io non uso punteggiatura e talvolta neanche l'andare daccapo. Secondo me lascia una libertà maggiore al gusto personale ed all'attimo. Provaci magari con questa proprio e vedi che effetto fa ai lettori.