Odo di nuovo,
fiera e compiaciuta,
di una libertà che mai mi ha tradito,
il profumo avvolgente dei mirti,
nel primo, scalpitante giorno,
che aspergere si lascia
dolcemente arrendevole,
di una vita riabbracciata.
Con me viaggia incontaminata,
l'ebbrezza del sussurro supremo,
della certezza che reinventarmi saprò
amore per chi desidero amare,
no, terroristi,
nelle vostre mani
rimasta non è neppure la mia voce
che ricucendo va alle mie ore,
il più delicato, soave ritornello:
"Rossella Urru,
ora sai che nessun germe vigliacco di violenza,
tramortirà il bisogno di aiutare,
e insegnare agli altri a sperare,
con cui hai assegnato il nome senso,
alla tua esistenza".