Un giorno il male mi ha fatto una promessa
distruggerò i tuoi sogni all'alba di ogni arrivo
li vedrò strisciare al suolo come vermi stanchi
e li calpesterò con l'odio che mi rode il cuore.
Risponder non potevo, lui uccideva persino
la flebile luce della mia candela,
e un teschio di morte mi fissava, in lui vedevo
la sconfitta della vita.
Ogridavo quindi per farmi sentire, ma la mia voce
cadeva nell'oblio della solitudine
nulla oltre il mio lamento che non faceva cambiare
le origini del fato.
Le promesse del male, son cadute sulla mia pelle
ed egli ha assaporato ogni istante la sua vittoria
il silenzio rapiva il mio respiro,
e ogni affanno mutava in agonia.
Ma se vedessi uno spiraglio di luce
su queste mie finestre da troppo addormentate
forse di combattere ne muterebbe la mia avversa sorte
e sconfitto ed annientatoo il male
finirebbe vinto oltre questi muri della mia prigione.