È un tramonto dove non mi prenderai
questo
nell'incoscienza crudele dei nostri inutili corpi
nel susseguirsi rapido delle vite
come la luce delle stelle dietro al velo della notte
Ora che sono questo ruvido asfalto
sulle porte dei miei pensieri ventosi
che la fine di un vecchio disco in vinile
suona frasi di amore perduto
Ma non mi prenderai dove adesso come pioggia me ne vado
dove c'è più di un orrido silenzio
e i bambini sono treni verso i prati di Aushwiz
Non darmi sulle labbra le tue dolci parole
la tua carne nella stanza del mio buio deserto
solo un'ombra di solitudine sulla tazza dei miei passi
avrà il tempo di un'alba
e sarà mani sul tuo seno per morire.