gli occhi s'aprono, scrutano le vette,
il sole sorride dalla prima ora,
il caldo opprime e l'acqua si riflette
nel cielo terso:nasce l'aurora.
il tempo passa, vola la mattina,
s'affaccia con superbia il paesaggio
che affresca sogni sull'aspra collina
come un fatal avviso di miraggio.
la notte affronta la pallida luna
che sempre rischiara l'umane genti,
m'affaccio e osservo forse con fortuna
il suolo certo, le nubi assenti.
le luci e l'ombre scortano il devoto
lungo il cammin nella pietrosa era
ove per certo affioran dall'ignoto
le stirpi, madri della vita intera.