Tu chiudi gli occhi e le tue palpebre sono d'aria
Mi trascinano dentro,
con te,
dove la luce s'avvolge in nessun suono e degrada
perchè d'ovatta sono i passi
nella penombra nuova
Al tuo fianco i sensi si rinnovano,
attendendo di conoscere tra le attese
le volute scabre del desiderio
Quando riapri gli occhi
mi accorgo del cielo adagiato sulla terra
e mutati entrambi,
divisi tra lo sprofondare verso l'alto con volo d'ali indifese
ed il brandire il fuoco del respiro tra le mani
scinde la quiete dalla tempesta
sorridiamo