Alto possente con rami tesi
solo secco nel mezzo del prato
arso dal sole inutile a tutto
solo rifugio di fastidiose cornacchie.
Guardi lontano i verdi fratelli
del bosco ombreggiato
con chiome folte e rigogliose
dolci nascondigli per piccoli uccelli.
Ricordo di un passato lontano
nel quale eri tu ad esser cercato
dal contadino per la ristoratrice tua ombra
da giovani merli intenti ai loro canti.
Inerme inutile insignificante
ti ostini a restare ancorato alla terra
figura spettrale delle notti di luna piena
in attesa che l'accetta arrivi al tuo tronco.
Solitudine di un albero secco
giunto alla fine della sua vita
solitudine di un'esistenza
giunta al termine delle sue stagioni.