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Da mio padre
Sono Tuo padre
e, Tu,
mi stai pensando
... Ti ho sentita morente...
-"Papà... Ti sento.
Sono in quella casa,
ancora presso i bunker.
Ogni mio cedimento
non mi assolve;
ogni messaggio
genera la colpa di
infastidire e provocare.
Pure Voi mi parlate...
Sento il mio cedimento
e le mie forze...
a strappi abbandonarmi.
Papà, perdono."
-Figlia,
Ti assolvo
Non abbandonarti.
Oggi si infrange il dogma.
Ogni credente
saprà di quel mistero.
Eravate Voi soli
a non sapere
Che non c'era nessuno al cimitero,
Che gli ospedali furono sbarrati,
Che per le vie di Brescia,
non c'era più un passante.
Quanti avvertirono lezzo di bruciato,
se la diedero a gambe.
Nessuno ebbe il buon senso...
Il dovere morale
di avvisare il vicino.
"Ai cuori infranti,
non si offra il vino,
del vicino banchetto."
Reclamavate un fior
per Noi, defunti;
ma non c'eran negozi.
Nei grigi sgabuzzini,
del fioraio,
non trovaste che nacchere ed orpelli.
Eravate voi soli
a non sapere che,
quella prima Chiesa con le sbarre
fu il segno...
e die' il Via libera
E nessun prete libero,
cercato a spron battuto
si degnava
di dirti una parola.
Sono sempre al tuo lato.
E, in quel frangente,
ti ho sentita implorare un sol bisbiglio.
Ogni parola detta al tuo consorte...
Venne commisurata
da quell'enorme gru,
sotto la casa.
E ti ho sentita piangere,
in preda allo sconforto.
Nessun curato venne alla tua porta.
C'è una legge per tutti.
Figlia,
papà ti sta abbracciando.
Oggi, si infrange il dogma
le eloquenti parole me le disse,
il Venerando Padre
Francesco Antonio Pio da Pietrelcina.
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