Questo cosè.
Sopra li grandi muri
delle porte attorno
infinito cuore
vaga terrena cosa
creata da chissà chi
in un palmo
da immagini e fantasie;
circolando in cerchio
un vento corre veloce
lasciando orme innanzi alle porte
fisse nel nulla
impresse nella sabbia ancora calda,
dove il sorriso è sconociuto
le parole incomprese
le redini della mia vita
cercandolo nell'amore
in notti di cristallo,
nella chiusa stanza
il mio cuore
stretto
attraverso l'ombra di un sogno
porte e finestre ricoperte
da un chi non sò,
mille le verità dimenticate
col volto sbigottito
e le bugie che sentirò
una sola risposta ma infinita
indove alberi
da esile tronco immobile figura
faceva parlare cosa mai era
il mio destino fisso nel nulla,
le parole in gola disperse nel mondo
nella vita
correndo lunghi sentieri
ponendo una domanda vuota
chi mi avrebbe mai amato.