Vorrei scrivere segreti che non oso pensare.
Abbaglia la carta i miei occhi appena nati,
mi accerchia maledetta coperta da cappucci
che celano espressioni, scoprono sguardi
neri, profondi indagatori ed assassini.
Fremono mani alla ricerca di nuove frasi
Ma colpa e censura, frenano, bloccano, evaporano parole che io sono.
Immagini reali e forse mai esistite
Compaiono come lampi frementi in cieli immaginati,
schiaffi in pieno viso
e acqua di sorgente
fresca su lacrime calde.
Metriche scomposte
Annaspano affannose.
Sorrisi nascosti
Si tuffano in apnea.
Promesse che un giorno furono felici,
Tramutate in un attimo in agognanti speranze,
Trovano asilo in questa marea di inizio estate.