Addormentarsi così
alle prime luci di un'alba estiva,
su una spiaggia deserta,
con i gabbiani che stridono
sulle onde leggermente increspate.
Correre, correre, correre,
fino a non avere più fiato,
e poi lasciarsi lentamente cadere
là dove il mare bacia la sabbia
e cancella le orme al suo passaggio.
Nessuno intorno,
solo il rumore delle onde
che si infrangono a riva
e il sole che comincia
a fare capolino tra i pini secolari.
Rivivere momenti felici,
rivedere volti conosciuti,
accennare un sorriso,
sentire che le forze stanno
per lasciare l'involucro del corpo,
e mentre l'acqua ti scorre addosso
rivolgere un ultimo sguardo
verso il cielo azzurro.