Se trovassi nel cielo le parole,
magari incise dai raggi del sole,
cercare almeno d'intuirne l'essenza,
un dettaglio che fa la differenza.
Se solo fossi innamorato perso
e riuscissi a provarlo con un verso,
dimostrare su carta quel che sento,
che sia gioia od anche turbamento.
Basterebbe affidarsi ai propri sensi,
senza fare sforzi troppo intensi,
provar stupore sia a valle sia in cima,
buttare giù qua e là qualche rima;
il mare, un monte, o l'universo,
scorgere il sempre uguale un po' diverso,
esprimersi con una sinestesia,
un suono sciapo o qualsiasi cosa sia.
Se fosse endecasillabo ogni verso,
sapessi ritrovarmi quando perso,
se avessi un po' più di fantasia,
forse questa sarebbe quasi poesia.