in bicicletta
di primo mattino
par il fresco dell'alba
ancor più fresco.
Ha la strada
una bianchezza opaca
ed è incanto per me
passar tra un risveglio:
i campi, gli alberi, le siepi,
gli uccelli, i fiori
tutto si scuote,
dei loro aliti
sento l'umidore,
lieve come una voce
il loro soffio
rapidamente dileguando.
Ed improvviso
prorompe il sole...
urlo che scrolla la natura
il suo primo raggio,
muta colore
la strada,
i verdi cambiano
in balenii di foglie.
Il sole a battermi
su gli occhi
ad inondarmi d'energia..
rischiarate le idee,
nel pulsar di nuova forza
avanti vado con pedalar
più celere.
Ma ecco venir
le otto di mattina
ed in estate
par d'esser a mezzodì,
eppur se la strada
di vetture e pedoni
si riempe,
beneficiando ancor
della frescura,
grazie alle ombre
che s'agitano
sulla sua bianchezza,
fin quando
tra l'erba scorgo
le ultime gocciole
di rugiada a brillare,
m'e di grande diletto
il pedalare.
Ma appena s'alza
l'infernale calura,
svolto il manubrio...
ritorno a casa
fra le fresche mura!